Frutta secca a regola d’Arte al Sigep 2018

Frutta secca a regola d’Arte al Sigep 2018

Al Sigep 2018,  la nostra frutta secca a guscio è “a regola d’arte”.

La frutta secca è sempre comparsa su tutte le tavole. Secondo gli storici, l’Ultima Cena si tenne in occasione della Pasqua ebraica e dunque è molto probabile che il menù fosse composto da erbe amare, pane azzimo e charoset (un dolce di frutta secca). Gli artisti, però, spesso rispecchiano la realtà del loro tempo e non quella che vogliono rappresentare, così Leonardo nella sua Ultima Cena sulla tavola mette le anguille.

Giriamo il mondo alla ricerca di Capolavori di Gusto!

Ma se la Gioconda fosse golosa, cosa adocchierebbe sulla tavola imbandita mentre sta in posa per Leonardo? E se Venere nascesse da una noce, Botticelli protesterebbe? Se all’orecchio della ragazza invece che una perla mettessimo una mandorla, che ne penserebbe Vermeer? Non facciamo nessun torto a Manet se nel bar delle Folies Bergère organizziamo stuzzichini di frutta secca, e forse Il figlio dell’uomo di Magritte sarebbe felice di avere un bel pistacchio davanti al naso al posto di una mela. I Putti di Raffaello vogliono la merenda, poverini, e il ragazzo di Pere Borrell del Caso, invece di sfuggire alla critica, esce dal quadro per arraffare un po’ di noci.

Rappresentiamo i grandi della pittura in una curiosa pinacoteca che sorprende l’occhio del visitatore con strani piccoli particolari che solo una seconda occhiata può individuare. Sono nati così la Monna Lisa golosa, la Ragazza con l’orecchino di mandorla, l’Happy hour alle Folies Bergère e tutti gli altri quadri che ci siamo azzardati a ritoccare.
Non ci sentiamo nè irriverenti nè blasfemi, amiamo i capolavori e per questo ci occupiamo solo della frutta secca migliore, quella che non sfigurerebbe neppure sulla tavola di un artista.

 

Condividi